Il tema dei regali di Natale è considerato spesso come un fenomeno consumistico. Gli studi di NEUROVENDITA, il campo delle neuroscienze che studia il cervello durante l’acquisto, dimostrano come l’atto del donare abbia una precisa biologia e permetta di cogliere i vissuti più profondi. Le scelte dei doni non sono mai casuali, sono manifestazioni nel comportamento di vere e proprie modificazioni neurofisiologiche. Emergono 2 trend nei regali da mettere sotto l’albero che rimandano a specifiche reazioni cerebrali connesse alla convivenza con il virus. Cosa si regalerà il 24 dicembre 2021? Gift card e Wellness.
Si prevede una crescita spaventosa delle Gift card. Allied Market Research stima un tasso di crescita del 14% rispetto al 2020. Cosa la scelta delle gift card come regali di Natale sul funzionamento cerebrale? Mostra come da un lato il bisogno di regalare resti una dinamica psicologica fondamentale, anche dopo 2 anni di pandemia, ma allo stesso tempo, evidenzia come non si sappia più cosa piace all’altra persona. Regalare è un’azione importante per il cervello, gli antropologi hanno sempre trovato rituali del dono in tutte le civiltà. Quando si regala qualcosa a qualcuno, il cervello di chi dona e riceve rilascia ossitocina. Questo ormone è legato all’aumento dei comportamenti di gentilezza e facilita il legame. Il dono stimola la biologia che rafforza la relazione. Tuttavia, distanziamento e ridotte attività sociali condivise hanno diminuito il livello di conoscenza tra le persone e quindi si preferisce andare sul sicuro con le gift card, lasciando al ricevente del dono, l’onere della scelta. Le card rappresentano il bisogno di donare insito nei circuiti cerebrali abbinato al concreto problema che non si sa quale regalo fare, per una frequenza delle persone negli ultimi 2 anni.
Il secondo trend è la crescita dei regali di Natale connessi alla salute. Un’indagine svolta da MioDottore ha evidenziato come nel 2019 solo 1 persona su 10 possedeva dispositivi per monitorare i propri parametri fisiologici. Nel 2021 il 59% usa app su smartphone e l’8% fitness watch. Le persone regaleranno non solo tecnologia, ma kit per prendersi cura di sé. Sono best seller i tappeti per la digitopressione per ridurre mal di testa, i box per incoraggiare a bere aromatizzando l’acqua e profumi per far assomigliare ad una spa la propria postazione di lavoro in Smart work. Come si spiega questo boom dei regali connessi al benessere? Tutte le rilevazioni fatte da febbraio 2020 ad oggi, hanno osservato negli italiani una crescita del cortisolo, ovvero l’ormone dello stress. La pandemia ha costretto molti a rivoluzionare la propria vita, aumentando il tasso di stress, di cui il cortisolo è il marker biologico. I regali connessi alla salute sono fatti alle persone più vicine, li si vede stressati e quindi si dona qualcosa che possa farli stare meglio. Il regalo “healty” è un indicatore del tasso di preoccupazione per le persone a cui si vuole bene.
Cosa dire dei regali a sé stessi? Il report Sitecore evidenzia come il 51% delle persone si farà un regalo come forma di terapia per quanto vissuto. In cima ai desideri sono i viaggi, oltre il 35%. La scelta può essere letta come bisogno di “fuga” dall’eccesso di stress accumulato nei 2 anni precedenti, e non solo come un semplice ritorno a muoversi dopo le restrizioni.